6 Motivi per scattare in RAW
Avrai sentito in milioni di occasioni che il formato raw è migliore, che devi sempre scattare in raw.
Ma perché? Ed è sempre vero?
E soprattutto, partendo dalle basi: che cosa è il formato raw?
Di seguito ti spiegherò:
quali sono i due formati più comuni
le caratteristiche di jpg e raw, pro e contro
6 motivi per scegliere il formato raw
raw in post-produzione
Raw e jpg sono due formati di registrazione dei dati in fase di scatto.
Nel momento stesso in cui pigiamo il pulsante di scatto per fotografare una immagine, la nostra fotocamera elabora una serie di informazioni che vengono registrate dal sensore e che poi generano un file.
Il file così creato può essere in:
formato RAW (‘grezzo’, in inglese)
formato JPEG (Joint Photography Expert Group, un’organizzazione di standard)
Faccio subito una precisazione: non tutte le fotocamere sono predisposte per scattare in formato raw; ad esempio, la maggior parte delle compatte, o dellebridge, hanno la possibilità di utilizzare solo il formato jpg.
Perciò, se hai una fotocamera compatta, sulla maggior parte dei modelli non ti dovrai preoccupare di scegliere il formato.
Se invece hai una fotocamera reflex sì.
Allora prendi la tua fotocamera reflex o mirrorless e guarda il menu:
hai la possibilità di impostare il formato scegliendo tra jpg e raw, oppure jpg +raw (in questo caso le immagini scattate vengono salvate in entrambi i formati).
Bene! Fatto questo, dovrai solo preoccuparti di fare buone fotografie, sia dal punto di vista dell’esposizione, che della composizione, etc.
Questo per dirti che per te, operativamente, scattare una fotografia in raw o jpg non cambia.
Cambia il modo in cui vengono registrati i dati nella fotocamera, e, come vedremo il seguito, cambia molto il file che risulterà dal tuo scatto.
Finora abbiamo parlato di formato jpg e formato raw dando per scontato di sapere cosa sono. Ma questo ci è servito solo per capire dove incontriamo questa “impostazione di creazione del file”.
Vediamo adesso insieme nello specifico cosa è un file jpg e cosa è un file raw.
Formato jpg: cosa è
Il formato JPEG è un formato compresso.
Cosa significa? Quando scattiamo il pulsante della nostra fotocamera, tutte le informazioni vengono registrate sul sensore e salvate in un file compresso.
Si dice che il formato jpg è un file “lossy” (compresso con perdita e non reversibile) perché, mentre viene creato il file compresso, un algoritmo si occupa di eliminare alcune informazioni per renderlo più leggero, e quindi di dimensioni ridotte.
Le informazioni registrate sul sensore, prima di essere salvate, vengono elaborate direttamente dal software della fotocamera.
Alla fine viene generato un file con poche informazioni già pronte.
Questo significa che il file è immediatamente utilizzabile.
L’elaborazione delle informazioni avviene secondo il software della fotocamera: ovvero secondo dei parametri standard di riferimento per nitidezza, saturazione, contrasto, bilanciamento del bianco, etc.
Puoi aprire i file formato jpg con qualunque software di visualizzazione o di post-produzione: è il formato più standard che esiste.
Per farti un esempio: il file jpg è un prodotto confezionato, già pronto per essere utilizzato; il file raw, invece, è un piatto più elaborato, più complesso da preparare ma che poi riesce a soddisfare di più le tue esigenze.
infatti, con il formato jpg, abbiamo il vantaggio di avere file pronti per essere visti così come sono; non abbiamo bisogno di utilizzare software specifici per aprire un file formato jpg.
i files jpg sono leggeri, il che significa che non occupano molto spazio non occupano troppo spazio
ti garantiscono un risparmio di tempo, poiché, presi “così come sono”, possono immediatamente essere condivisi sui social, oppure inviati a un amico o a un cliente.
i files jpg subiscono una degradazione progressiva ogni volta che li sottoponiamo a qualche modifica in post-produzione. Questo accade perché lavoriamo sempre sullo stesso file: apriamo il file, lo post-produciamo, e lo sovra-scriviamo con le modifiche. E questo magari accade più di una volta, con la conseguente progressiva, pur leggera, perdita di informazioni.
inoltre, le modifiche effettuate su in file jpg sono irreversibili. Ti faccio un esempio: supponiamo che tu abbia una fotografia a colori e tu voglia trasformarla in bianco e nero. se salvi le info sulla stessa immagine, non potrai più tornare indietro al file originario. A meno che tu non decida prima di salvare l’immagine con un altro nome.
Il formato jpg gestisce 8 bit per canale, per un totale di 24 bit, ovvero una profondità di colore che permette di distinguere una tavolozza di 16,8 milioni colori (in linea con monitor e altri dispositivi)
Formato raw: cosa è
Il formato Raw (non è un acronimo, vuol dire ‘grezzo’), invece, è un file che non viene elaborato in fotocamera. Per questo motivo contiene tutte le informazioni ottenute in fase di scatto, e non elaborate minimamente dalla fotocamera.
Il sensore rileva i dati così come sono (grezzi, appunto) e li registra in formato raw.
Raw non è un formato standard; questo significa che ogni produttore di fotocamere ha sviluppato un proprio formato proprietario che, in sostanza è ‘grezzo’, ma ha nomi diversi e formati non compatibili con gli altri raw.
Perciò ricorda che si tratta di file raw anche quando trovi file con le seguenti estensioni:
.nef per Nikon
.cr2 e cr3 per Canon
.pef per Pentax
.arw per Sony
.orf per Olympus.
.dng per Photoshop et al.
Se mettiamo a confronto un file formato raw con un file formato jpg, noteremo subito che il primo risulta essere più morbido, meno contrastato rispetto al jpg. Questo proprio perché i dati registrati non vengono minimamente elaborati.
E’ con una buona post-produzione che si possono valorizzare tutte le informazioni del formato raw. Inoltre, senza correre il rischio di una degradazione del file.
Infatti, non si lavora direttamente sul file raw, ma si salva sempre in un altro formato (jpg o tiff)
Il file raw è molto più pesante di un file jpg: questo perché contiene tutte le informazioni registrate dal sensore in fase di scatto
Il file formato raw è un file nativo: ciò significa che non può essere utilizzato così. Deve essere trasformato in jpg o tiff.
È necessario utilizzare dei programmi specifici per aprire e vedere un file Raw. Ad esempio Camera Raw, o Lightroom, o ACDsee, per fare qualche esempio. Una volta che avrai scaricato il file però, potrai procedere in post-produzione per apportare le dovute modifiche.
Ora che abbiamo visto le principali differenze tra formato raw e formato jpg, cerchiamo di capire per quale motivo dovresti scattare in formato Raw.
I 6 motivi principali per scegliere il raw sono i seguenti:
alta qualità del file: poiché il sensore registra tutti i dati “grezzi”, senza elaborarli (come succede invece in fase di registrazione del formato jpg). Così hai la possibilità, durante la post-produzione, di processare solo quelli che ritieni opportuni per modificare l’immagine come vuoi tu.
il formato raw registra buoni livelli di luminosità, ovvero tutti i livelli intermedi (le gradazioni) tra il nero e il bianco. Ovvero: si può dire che il formato raw ha una migliore gamma dinamica.
durante la post-produzione di un file raw potrai correggere numerosi parametri: luminosità, contrasto, ma soprattutto bilanciamento del bianco , correzione di fotografie sottoesposte e sovraesposte, meglio che elaborando un file jpg.
editing non distruttivo: è possibile apportare tutte le modifiche che si vuole, ma il file raw non subirà mai una degradazione come il file jpg: raw è come un negativo digitale, disponibile in ‘sola lettura’.
più sicurezza perché i file formato raw non si possono sovrascrivere. Per questo motivo non è possibile rovinare il file originale, che mantiene quindi tutti i dati registrati dal sensore in fase di scatto. Inoltre ha la garanzia che il file non sia stato alterato surrettiziamente.
stampe migliori: ciò dipende sia dalle modifiche atte a migliorare l’immagine, effettuate in post-produzione.
Il file formato raw ha in sé tutte le informazioni registrate dal sensore e non elaborate.
Tantissime informazioni che noi possiamo utilizzare in post- produzione per modificare l’immagine a nostro piacimento.
Innanzitutto c’è una cosa importantissima da non dimenticare mai: il file raw ti può salvare in tantissime occasioni.
E’ bene scattare le fotografie nel modo migliore “sul campo”; ma talvolta può capitare di sbagliare una impostazione, o per la fretta, o perché la luce è troppa o troppo poca.
In questi casi il formato raw è un salvagente.
Puoi correggere facilmente l’esposizione. Solo con delle semplici azioni in Camera Raw o Lightroom è possibile correggere una fotografia buia, (sottoesposta), o troppo luminosa (sovraesposta). Potresti obiettare che è possibile farlo anche con una immagine jpg: è vero, ma il risultato non sarebbe lo stesso, per il semplice motivo che il file jpg, come abbiamo detto prima, contiene molte meno informazioni.
Puoi aggiustare il bilanciamento del bianco. Può capitare che l’immagine scattata abbia i colori falsati a causa di luci a neon, o al tungsteno, o perché hai erroneamente impostato il bilanciamento del bianco sbagliato in fotocamera. Grazie al formato raw è possibile correggere il bilanciamento del bianco in un attimo.
Puoi modificare il file raw tutte le volte che vuoi, perché il formato raw ti permette di eseguire una post-produzione non distruttiva. Come detto poco fa, infatti, il formato raw rimane immutato, e devi salvare le tue modifiche in un altro file, formato jpg.
A questo punto dovresti avere tutte le informazioni necessarie per poter comprendere da solo se utilizzare il formato RAW o il formato JPEG.
Io posso darti la mia opinione personale. Come avrai capito da quello che ti ho detto sopra, per me è fondamentale scattare in raw.
Oltre a essere diventata per me una abitudine, è indispensabile, perché dopo aver scattato post-produco le mie fotografie.
Perciò, la domanda chiave che devi porti prima di decidere cosa è meglio per te, è:
Cosa devo fare con queste foto?
Voglio tenere i file così come scattati?
Voglio rielaborarli?
Ho tempo per rielaborarli, oppure mi servono immediatamente?
È necessario per me procedere a una blanda post-produzione oppure a una post-produzione più accurata?
Chiaramente, se vuoi utilizzare i file per te stesso senza stare a perderci troppo tempo, se vuoi pubblicarli su un Web, se vuoi tenerli in famiglia sul tuo computer e non hai tante pretese, forse è il caso di scattare in JPEG.
Se invece fotografi per lavoro, se vuoi essere più sicuro di non perdere uno scatto, recuperando perciò errori in post-produzione, se sai già prima che apporterai numerose modifiche in post-produzione per dare un tocco personale alle tue fotografie, allora la tua scelta ricadrà senza dubbi sul formato raw.
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